I portolani erano carte nautiche manoscritte create nel Medioevo e nel Rinascimento, principalmente dal XIII al XVI secolo. Si distinguevano dalle carte geografiche terrestri per la loro specifica attenzione all'uso marittimo e costiero. Ecco alcuni aspetti importanti:
Scopo: I portolani servivano principalmente come strumenti pratici per la navigazione. Fornivano informazioni dettagliate sulle coste, i porti e gli ostacoli alla navigazione. Erano progettati per aiutare i marinai a navigare in sicurezza da un porto all'altro.
Caratteristiche principali:
Precisione: La precisione dei portolani, in particolare nella rappresentazione delle coste, era notevolmente superiore a quella delle carte geografiche del tempo. Tuttavia, l'accuratezza delle distanze e delle posizioni poteva variare.
Tecniche di costruzione: I portolani erano creati attraverso un mix di osservazioni dirette, misurazioni, e informazioni raccolte da altri marinai. Non erano basati su proiezioni cartografiche matematiche come le carte moderne. Utilizzavano metodi di triangolazione e stima visuale.
Materiali: Erano tipicamente disegnati su pergamena di alta qualità (pelle animale), utilizzando inchiostri colorati.
Regioni: I portolani si concentravano principalmente sul Mar Mediterraneo e, in misura minore, sulle coste atlantiche dell'Europa.
Evoluzione: Nel tempo, i portolani divennero più sofisticati, integrando nuove scoperte geografiche e migliorando le tecniche di misurazione. L'invenzione della stampa portò alla produzione di portolani stampati nel tardo XV secolo, rendendoli più accessibili.
Importanza storica: I portolani rappresentano una testimonianza importante dello sviluppo della cartografia e della navigazione nel Medioevo e nel Rinascimento. Forniscono preziose informazioni sulla geografia, il commercio e la vita marittima dell'epoca.