Pasquino è il nome attribuito ad una statua parlante situata a Roma, vicino a Piazza Navona. Più precisamente, si tratta di un frammento di statua romana (probabilmente di epoca ellenistica, raffigurante forse Menelao che sorregge il corpo di Patroclo) che, nel corso dei secoli, è diventata un simbolo della satira popolare e della libertà di espressione.
Le origini del nome sono incerte, ma la leggenda più diffusa narra che un sarto di nome Pasquino, noto per il suo spirito arguto e le sue critiche pungenti, vivesse nelle vicinanze della statua. Dopo la sua morte, la statua avrebbe ereditato il suo "spirito" diventando il veicolo per diffondere commenti satirici e critiche verso il potere politico ed ecclesiastico.
Il fenomeno delle "pasquinate" (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Pasquinate) consiste nell'affiggere sulla statua, o nelle sue immediate vicinanze, foglietti anonimi contenenti versi satirici, epigrammi, sonetti e vignette che prendevano di mira personalità importanti, decisioni politiche e scandali del tempo. Le pasquinate erano spesso scritte in dialetto romanesco, il che le rendeva ancora più popolari e comprensibili al popolo.
L'importanza di Pasquino risiede nella sua funzione di valvola di sfogo per il malcontento popolare e nella sua capacità di mettere in discussione l'autorità. Nonostante i tentativi di repressione da parte delle autorità (che spesso cercavano di identificare e punire gli autori delle pasquinate), la statua continuò a essere un punto di riferimento per la satira politica e sociale romana fino all'Unità d'Italia.
La tradizione delle statue parlanti (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Statue%20Parlanti) a Roma non si limitava a Pasquino. Esistevano altre statue, come Marforio (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Marforio), che dialogava con Pasquino, rendendo la satira ancora più vivace e incisiva. Marforio, in particolare, veniva utilizzato per porre domande a Pasquino, che rispondeva con i suoi pungenti commenti.
Oggi, sebbene la pratica di affiggere pasquinate sulla statua sia diminuita, Pasquino rimane un simbolo importante della storia di Roma e della sua cultura popolare. La sua figura continua ad essere evocata come esempio di dissidenza e di libertà di espressione.
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