Cos'è olandese?

Olandese

L'olandese è una lingua germanica occidentale parlata principalmente nei Paesi Bassi, in Belgio (dove è una delle tre lingue ufficiali, nota come fiammingo), e in Suriname, dove è la lingua ufficiale. Ha anche lo status di lingua ufficiale nelle Antille olandesi e ad Aruba.

Origini e Storia:

L'olandese deriva dall'antico basso francone, una lingua germanica parlata nel basso Reno durante il periodo delle migrazioni. La sua evoluzione è stata influenzata da altre lingue germaniche, come il tedesco e l'inglese, nonché dal francese. Lo sviluppo dell'olandese standard (Algemeen Beschaafd Nederlands, ABN) è iniziato nel XVI secolo ed è stato standardizzato nel corso del XVII secolo.

Distribuzione Geografica:

  • Paesi Bassi: Lingua ufficiale e parlata da quasi tutta la popolazione.
  • Belgio (Fiandre): Lingua ufficiale, parlata dalla maggior parte della popolazione fiamminga. È spesso chiamata "fiammingo", ma linguisticamente si tratta di olandese. Ci sono alcune differenze regionali nella pronuncia e nel vocabolario.
  • Suriname: Lingua ufficiale.
  • Aruba, Curaçao e Sint Maarten: Lingua ufficiale.
  • Indonesia: L'olandese ha avuto un'influenza significativa sull'indonesiano a causa del colonialismo olandese.

Caratteristiche Linguistiche:

  • Grammatica: L'olandese ha un ordine delle parole SOV (Soggetto-Oggetto-Verbo) nelle proposizioni subordinate, ma un ordine SVO (Soggetto-Verbo-Oggetto) nelle proposizioni principali. Ha tre generi grammaticali (maschile, femminile e neutro), anche se nella lingua parlata il maschile e il femminile spesso si fondono in un genere comune. La declinazione dei sostantivi è relativamente limitata. Il sistema verbale è complesso, con tempi verbali composti e un uso esteso dei verbi ausiliari. Vedi https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Grammatica%20olandese.
  • Fonologia: L'olandese ha un ricco inventario di vocali e consonanti. La pronuncia varia significativamente tra le diverse regioni. Importante la "g" che varia da gutturale a quasi muta.
  • Vocabolario: Il vocabolario olandese è prevalentemente germanico, con un'influenza significativa dal francese e, in misura minore, dal latino. Ha anche preso in prestito parole da altre lingue, come l'inglese e l'indonesiano. Vedi https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Vocabolario%20olandese.

Dialetti:

L'olandese ha una vasta gamma di dialetti regionali, che possono differire significativamente dall'olandese standard. Alcuni dei dialetti più importanti includono:

  • Fiammingo occidentale: Parlato nella provincia delle Fiandre Occidentali in Belgio.
  • Brabantino: Parlato nel Brabante Settentrionale nei Paesi Bassi e nel Brabante Fiammingo in Belgio.
  • Limburghese: Parlato nel Limburgo nei Paesi Bassi e nel Limburgo belga.
  • Basso sassone: Parlato nel nord-est dei Paesi Bassi.

Apprendimento dell'Olandese:

L'olandese può essere considerato di difficoltà intermedia per gli anglofoni. La grammatica presenta alcune sfide, ma il vocabolario condivide molte somiglianze con l'inglese. Risorse per l'apprendimento dell'olandese sono disponibili online, attraverso corsi universitari e scuole di lingue. Vedi https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Apprendimento%20dell'olandese.

Influenza dell'Olandese:

L'olandese ha influenzato altre lingue, tra cui l'afrikaans (una lingua derivata dall'olandese parlata in Sudafrica) e l'indonesiano. Ha anche contribuito con parole all'inglese, come "cookie", "boss" e "landscape". Vedi https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Influenza%20dell'olandese.