Cos'è ibis redibis non morieris in bello?

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La frase latina "Ibis redibis non morieris in bello" significa letteralmente "Andrai, tornerai, non morirai in guerra". È un esempio classico di https://it.wikiwhat.page/kavramlar/ambiguità%20linguistica, in particolare l'anfibologia, in quanto il significato cambia drasticamente a seconda di dove si inserisce la https://it.wikiwhat.page/kavramlar/virgola.

  • Ibis, redibis non morieris in bello: Andrai, tornerai, non morirai in guerra. (Lettura ottimistica, con la virgola dopo "Ibis" e "redibis")
  • Ibis redibis, non morieris in bello: Andrai tornerai, non morirai in guerra. (Lettura più neutra, che semplicemente predice il ritorno senza garantire la salvezza)
  • Ibis redibis non, morieris in bello: Andrai tornerai non, morirai in guerra. (Lettura quasi neutra. In teoria, il soggetto non morirebbe in guerra, ma potrebbe comunque morire.)
  • Ibis redibis non morieris, in bello: Andrai, tornerai, non morirai; in guerra (Lettura quasi neutra. In teoria, il soggetto potrebbe morire, ma non in guerra.)
  • Ibis redibis, non morieris in bello: Andrai tornerai, non morirai in guerra. (Lettura più neutra, che semplicemente predice il ritorno senza garantire la salvezza)

La frase è spesso usata per illustrare l'importanza della punteggiatura e la possibilità di manipolazione attraverso il linguaggio. Viene associata agli https://it.wikiwhat.page/kavramlar/oracoli dell'antichità, in particolare la https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Pizia di Delfi, che fornivano risposte ambigue per mantenere una parvenza di accuratezza, indipendentemente dall'esito degli eventi. La frase permetteva all'oracolo di "aver ragione" in entrambi i casi, indipendentemente dal destino del consultante in https://it.wikiwhat.page/kavramlar/guerra.