Gerione è una figura mitologica presente nella tradizione greca e romana. Si tratta di un mostro a tre teste e tre corpi che appare nell'undicesimo lavoro di Ercole, l'impresa di catturare il gregge di Gerione.
Secondo la mitologia, Gerione era un gigante di origine libica, figlio di Crisaore, uno dei figli di Poseidone, il dio del mare. Era conosciuto per possedere un gregge di bovini che erano custoditi in una regione chiamata Eritea, situata nella penisola iberica o nell'isola di Erytheia.
Gerione era noto per la sua forza e il suo aspetto mostruoso, con tre teste che spiccavano dalle proprie spalle. In alcuni racconti, le tre teste rappresentavano rispettivamente umanità, leone e lupo. Ogni testa emetteva fuoco, che serviva come arma di difesa. Aveva anche tre corpi, uniti in una sola vita, e sei braccia potenti.
Ercole ricevette l'impresa di catturare il gregge di Gerione come uno dei suoi lavori imposti dal re Euristeo. Durante questa impresa, Ercole uccise il guardiano del gregge, il gigante pastore Ortros, fratello-animale del cane cerbero che custodiva l'ingresso degli Inferi.
Dopo aver ucciso Ortros, Ercole si scontrò con Gerione nel suo regno e lo uccise con le sue frecce avvelenate o lo pugnalò. Ercole riuscì poi a condurre i bovini fuori dalla penisola iberica o dall'isola di Erytheia.
La storia di Gerione e il suo gregge sono spesso utilizzate come metafora per illustrare le sfide o i compiti difficili che devono essere affrontati con coraggio e determinazione.
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