La ciurria, in ambito dialettale siciliano, indica un insieme eterogeneo di oggetti di poco valore, cianfrusaglie o robaccia. Può riferirsi a:
L'uso del termine è spesso connotato negativamente, sottolineando la mancanza di valore o l'inutilità di ciò a cui si riferisce. Non è riferito necessariamente a sporcizia fisica, ma più alla sua condizione di non utilità. La parola "ciurria" è utilizzata per indicare l'accumulo di oggetti senza valore e la situazione di disordine conseguente.