Cos'è cariddi?

Cariddi

Nella mitologia greca, Cariddi (in greco antico: Χάρυβδις, Chárybdis) era un mostro marino che dimorava nello stretto di Messina, di fronte all'antro di Scilla.

Si diceva che Cariddi inghiottisse enormi quantità d'acqua e poi le risputasse tre volte al giorno, creando dei pericolosi vortici. I marinai che cercavano di evitare Scilla spesso finivano nelle fauci di Cariddi, e viceversa, rendendo la navigazione in quel tratto di mare estremamente pericolosa.

Ulisse, durante il suo viaggio di ritorno verso Itaca descritto nell'Odissea, dovette affrontare questa minaccia. Cercando di evitare di essere divorato da Cariddi, perse sei uomini a causa di Scilla.

L'origine di Cariddi viene spesso narrata come una ninfa figlia di Poseidone e Gea, trasformata in mostro da Zeus per la sua insaziabile voracità. Si dice che avesse rubato dei buoi a Eracle, scatenando l'ira del re degli dei.

La leggenda di Cariddi è strettamente legata a quella di Scilla, e insieme simboleggiano i pericoli della navigazione e le difficili scelte che a volte si è costretti a fare per sopravvivere, trovandosi di fronte a due minacce ugualmente spaventose. Il detto "tra Scilla e Cariddi" è rimasto nel linguaggio comune per indicare una situazione in cui bisogna scegliere tra due mali, nessuno dei quali auspicabile.