Cos'è albertino?

Albertino (Statuto Albertino)

Lo Statuto Albertino fu la carta costituzionale concessa dal re Carlo Alberto di Savoia il 4 marzo 1848. Formalmente, rimase la costituzione del Regno di Sardegna e, successivamente, del Regno d'Italia dal 1861 al 1946.

Caratteristiche principali:

  • Costituzione ottriata: Fu concessa dal re, non frutto di un'assemblea costituente eletta dal popolo. Ciò significava che il re manteneva un ruolo centrale nel sistema politico.
  • Costituzione flessibile: Poteva essere modificata con legge ordinaria del Parlamento, senza particolari procedure aggravate. Questa flessibilità permise la sua adattabilità nel tempo, ma anche l'erosione di alcune garanzie.
  • Monarchia costituzionale: Prevedeva un re che regnava, ma non governava (almeno formalmente). Il potere esecutivo era esercitato dal governo, nominato dal re.
  • Parlamento bicamerale: Era composto da un Senato di nomina regia e da una Camera dei Deputati eletta a suffragio ristretto (censitario e maschile). Il suffragio si allargò progressivamente nel tempo.
  • Diritti e libertà: Garantiva alcuni diritti e libertà fondamentali, come l'uguaglianza di fronte alla legge, la libertà individuale, la libertà di stampa (con alcune limitazioni), la libertà di religione.
  • Religione di Stato: Riconosceva la religione cattolica come religione di Stato, pur tollerando gli altri culti.
  • Potere giudiziario: Esercitato dai magistrati nominati dal re.

Evoluzione e Superamento:

Lo Statuto Albertino subì diverse modifiche nel corso della sua vigenza. In particolare, con l'avvento del fascismo, venne di fatto svuotato di contenuto e la sua applicazione sospesa. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l'Italia si dotò di una nuova Costituzione repubblicana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, che abrogò definitivamente lo Statuto Albertino.

Significato storico:

Nonostante i suoi limiti, lo Statuto Albertino rappresentò un importante passo verso la modernizzazione politica e l'affermazione dei principi liberali in Italia. Costituì la base giuridica per la costruzione dello Stato unitario e per lo sviluppo di un sistema parlamentare, seppur limitato.