Cos'è abelardo?

Pietro Abelardo

Pietro Abelardo (Pierre Abélard in francese, Le Pallet, 1079 – Abbazia di Cluny, 21 aprile 1142) è stato un importante filosofo, teologo e logico medievale francese. È considerato uno dei pensatori più acuti e influenti del XII secolo.

Vita e Opere:

Abelardo nacque in Bretagna in una famiglia nobile. Rifiutò la carriera militare per dedicarsi agli studi filosofici. Studiò con i più importanti maestri del tempo, tra cui Roscellino e Guglielmo di Champeaux, che presto superò in abilità e fama, sfidando le loro dottrine. Fondò la sua scuola a Melun, poi a Corbeil e infine a Parigi, diventando uno dei più brillanti e popolari insegnanti del suo tempo.

La sua fama lo portò alla cattedra di Notre Dame a Parigi. La sua relazione e successiva tragica storia d'amore con Eloisa, una sua brillante studentessa, è diventata leggendaria. Dopo essere stato castrato per ordine dello zio di Eloisa, si ritirò nel monastero di Saint-Denis.

Nonostante la vita monastica, Abelardo continuò a insegnare e scrivere. Le sue opere principali includono:

  • Sic et Non (Sì e No): Un'opera che presenta una raccolta di citazioni contrastanti dei Padri della Chiesa, evidenziando la necessità di un'analisi critica.
  • Historia Calamitatum Mearum (Storia delle mie disgrazie): Un'autobiografia che racconta la sua vita, le sue difficoltà e le sue idee.
  • Ethica seu Scito te ipsum (Etica o Conosci te stesso): Un'opera sull'etica in cui Abelardo sottolinea l'importanza dell'intenzione nel valutare le azioni morali.
  • Dialectica: Un trattato sulla logica.
  • Theologia Christiana: Un'opera teologica che affronta questioni come la Trinità.

Pensiero Filosofico e Teologico:

Il pensiero di Abelardo è caratterizzato da un forte interesse per la logica e la dialettica. Cercò di applicare il metodo razionale allo studio della teologia e della filosofia, mettendo in discussione le autorità tradizionali e promuovendo l'analisi critica dei testi sacri e delle dottrine consolidate. La sua opera Sic et Non è un esempio significativo di questo approccio.

Nella sua etica, Abelardo enfatizzò l'importanza dell'intenzione morale, sostenendo che non è l'azione in sé, ma l'intenzione che la guida, a determinare la sua moralità.

Le sue posizioni teologiche, in particolare sulla Trinità, gli valsero l'accusa di eresia e la condanna da parte di alcuni concili ecclesiastici, tra cui il Concilio di Soissons (1121) e il Concilio di Sens (1140), quest'ultimo presieduto da Bernardo di Chiaravalle.

Importanza:

Abelardo è una figura chiave nella storia della filosofia e della teologia medievale. Il suo approccio razionale e critico ha influenzato lo sviluppo della scolastica e ha contribuito a creare un clima di maggiore libertà intellettuale nelle università medievali. La sua storia d'amore con Eloisa continua ad affascinare e ad essere raccontata.