Cos'è guglielmo ii?

Guglielmo II, Imperatore di Germania

Guglielmo II (Friedrich Wilhelm Viktor Albert von Hohenzollern; Berlino, 27 gennaio 1859 – Doorn, 4 giugno 1941) fu l'ultimo Imperatore tedesco (Deutscher Kaiser) e Re di Prussia, regnando dal 15 giugno 1888 fino alla sua abdicazione il 9 novembre 1918.

Ascesa al Trono e Personalità:

Succedette al padre, Federico III, dopo un brevissimo regno di quest'ultimo. Guglielmo II è spesso descritto come un personaggio ambizioso, autoritario e incline all'impulsività. La sua personalità contribuì in modo significativo all'instabilità politica europea che portò alla Prima Guerra Mondiale. Il suo rapporto con il cancelliere Otto%20von%20Bismarck terminò bruscamente nel 1890 a causa di divergenze politiche.

Politica Interna:

Dopo aver congedato Bismarck, Guglielmo II cercò di governare in modo più diretto, nominando cancellieri più docili. Promosse un ambizioso programma di espansione navale (vedi: Politica%20Navale%20Tedesca), guidato dall'ammiraglio Alfred von Tirpitz, che allarmò il Regno Unito e contribuì alla corsa agli armamenti. Sotto il suo regno, la Germania vide una crescita economica significativa e progressi in campo scientifico e tecnologico, ma anche un aumento delle tensioni sociali e politiche.

Politica Estera e Prima Guerra Mondiale:

La politica estera aggressiva di Guglielmo II, spesso definita Weltpolitik (politica mondiale), mirava a far diventare la Germania una potenza globale. Questa politica portò a frizioni con altre nazioni europee, specialmente Francia e Regno Unito. Il suo sostegno all'Austria-Ungheria dopo l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando (vedi: Assassinio%20di%20Sarajevo) fu un fattore cruciale nello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Sebbene non fosse l'unico responsabile, la sua leadership durante la guerra fu ampiamente criticata.

Abdicazione ed Esilio:

Di fronte alla sconfitta nella Prima Guerra Mondiale e alla crescente pressione interna, Guglielmo II abdicò il 9 novembre 1918 e fuggì nei Paesi Bassi, dove visse in esilio fino alla sua morte nel 1941. Non fu mai estradato per essere processato per crimini di guerra, nonostante le richieste degli Alleati.