William John "Bill" Evans (16 agosto 1929 – 15 settembre 1980) è stato un pianista e compositore jazz americano, considerato uno dei più influenti pianisti del XX secolo. Il suo uso di un'armonia impressionista, un'inventiva interpretativa e un fraseggio lirico influenzarono una generazione di pianisti.
Stile e Innovazioni:
Armonia Impressionista: Evans fu fortemente influenzato dalla musica classica europea, in particolare dal lavoro di compositori impressionisti come Claude Debussy e Maurice Ravel. Traspose questi elementi nella sua musica jazz, impiegando accordi ricchi e voicing complessi, che gli permisero di creare un'atmosfera sonora più sofisticata ed emotiva.
Voicing e Armonia: Il suo approccio all'armonia era caratterizzato da un uso di voicing close e voicings aperti, creando una ricchezza armonica che era nuova nel jazz.
Interpretazione e Fraseggio: Il suo fraseggio lirico e la sua capacità di creare un senso di intimità e introspezione erano unici. La sua musica era spesso descritta come contemplativa e malinconica.
Interplay del Trio: Evans rivoluzionò la forma del trio jazz, spostando l'attenzione dal pianista come solista principale al dialogo tra i membri del gruppo. Il suo trio con Scott LaFaro al contrabbasso e Paul Motian alla batteria è considerato uno dei più importanti nella storia del jazz. In questo trio, LaFaro era più che un semplice accompagnatore, ma un partner melodico e ritmico, elevando il ruolo del contrabbasso e creando un nuovo standard di interplay tra i membri del trio.
Album Importanti:
Influenza:
L'influenza di Bill Evans è incommensurabile. Pianisti come Herbie Hancock, Chick Corea, e Keith Jarrett citano Evans come una delle loro maggiori influenze. Il suo legato è presente ancora oggi nella musica jazz contemporanea.
Vita Personale e Problemi:
Evans lottò per tutta la sua vita con la dipendenza dall'eroina, che contribuì alla sua morte prematura all'età di 51 anni.