Gli Unni erano un popolo nomade proveniente dalle steppe dell'Asia centrale che dominò gran parte dell'Europa orientale e centrale tra il IV e il V secolo d.C. Sotto il comando di re come Attila, gli Unni riuscirono a creare un vasto impero che minacciò l'Impero romano d'Occidente.
Gli Unni erano adepti della guerriglia e delle tattiche di cavalleria leggera, e la loro abilità militare li rese temuti e rispettati in tutto il mondo antico. L'ascesa degli Unni cambiò radicalmente il panorama politico dell'Europa dell'epoca, e furono una forza destabilizzatrice per molti regni e imperi dell'epoca.
Nonostante la loro fama di barbari brutali, gli Unni avevano una società complessa e sofisticata, con leggi e tradizioni proprie. Erano anche abili artigiani e commercianti, e mantenevano un grande impero che comprendeva una varietà di popoli e culture.
Con il declino della leadership di Attila e la frammentazione dell'Impero Unno dopo la sua morte, il potere degli Unni diminuì progressivamente. Verso il VI secolo d.C., il popolo unno era stato assimilato da popoli confinanti e la loro identità culturale si era dissolta.
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