Cos'è ubris?

L'ubris (dal greco antico ὕβρις, "tracotanza", "orgoglio eccessivo") è un termine che indica un'eccessiva superbia, arroganza, o presunzione, spesso unita a disprezzo o oltraggio nei confronti degli altri, specialmente verso gli dei o l'ordine stabilito. Nella tragedia greca, l'ubris è spesso il difetto fatale (vedi amartia) che porta un personaggio potente alla rovina (vedi nemesi).

Caratteristiche principali dell'ubris:

  • Eccessiva fiducia in sé stessi: Un'esagerata percezione delle proprie capacità e meriti.
  • Disprezzo per gli altri: Considerazione degli altri come inferiori o insignificanti.
  • Violazione dei limiti: Tentativo di superare i confini imposti dalla natura, dalla moralità o dalla legge divina.
  • Oltraggio o insulto: Azioni o parole che umiliano o denigrano gli altri.
  • Mancanza di autoconsapevolezza: Incapacità di riconoscere i propri limiti e la propria fallibilità.

Ubris nella tragedia greca:

L'ubris era un tema centrale nelle tragedie greche. Gli eroi tragici, spesso dotati di grandi qualità e destinati a grandi cose, cadevano preda dell'ubris, commettendo azioni che li portavano alla distruzione. La punizione per l'ubris era spesso inflitta dalla dea Nemesi, personificazione della giustizia divina e della vendetta.

Esempi di ubris:

  • Edipo: Nell'Edipo Re di Sofocle, l'ostinata ricerca della verità da parte di Edipo, unita alla sua incapacità di accettare il proprio destino, lo porta a compiere azioni che rivelano la sua colpa e lo conducono alla rovina.
  • Creonte: Nell'Antigone di Sofocle, l'inflessibilità di Creonte e il suo rifiuto di ascoltare il consiglio degli altri portano alla morte di Antigone e di suo figlio Emone.
  • Achille: Nell'Iliade di Omero, l'ira di Achille e la sua eccessiva fiducia nella propria forza lo portano a rifiutare di combattere, causando gravi perdite per l'esercito greco.

Ubris nel contesto moderno:

Il concetto di ubris rimane rilevante anche nel contesto moderno, applicabile a individui, aziende e persino nazioni. L'ubris può manifestarsi attraverso comportamenti arroganti, prevaricatori e irrispettosi, che possono portare a conseguenze negative sia per chi li mette in atto, sia per gli altri. In ambito politico, l'ubris può portare a decisioni sbagliate e a conflitti. In ambito aziendale, può portare al fallimento. A livello individuale, può portare alla perdita di amici, familiari e opportunità.

L'opposto dell'ubris è la sofrosyne, che rappresenta la moderazione, l'autocontrollo e la consapevolezza dei propri limiti.