Cos'è ipersensibilit?
L'ipersensibilità è una reazione esagerata, anomala e indesiderata del sistema immunitario a sostanze estranee innocue (antigeni) chiamate allergeni. Queste reazioni possono variare da lievi a potenzialmente letali.
Esistono quattro tipi principali di reazioni di ipersensibilità, classificate secondo il meccanismo immunitario coinvolto:
- Ipersensibilità di tipo I (Immediata o Allergica): Mediata da anticorpi IgE. L'esposizione all'allergene porta alla degranulazione dei mastociti e dei basofili, rilasciando mediatori come l'istamina, che causano sintomi come orticaria, rinite, asma e, nei casi più gravi, anafilassi (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Anafilassi). Esempi includono allergie alimentari, allergie ai farmaci (come la penicillina) e allergie al polline.
- Ipersensibilità di tipo II (Citotossica): Mediata da anticorpi IgG o IgM che si legano ad antigeni presenti sulla superficie cellulare. Questo porta alla distruzione della cellula bersaglio tramite citotossicità complemento-mediata o citotossicità cellulare anticorpo-dipendente (ADCC). Esempi includono reazioni trasfusionali incompatibili e anemia emolitica autoimmune.
- Ipersensibilità di tipo III (Da immunocomplessi): Causata dalla formazione di immunocomplessi (antigene-anticorpo) che si depositano nei tessuti e attivano il complemento, causando infiammazione. Esempi includono la malattia da siero e l'artrite reumatoide.
- Ipersensibilità di tipo IV (Cellulo-mediata o Ritardata): Mediata dalle cellule T, non dagli anticorpi. Coinvolge due sottotipi principali: l'ipersensibilità cellulo-mediata (sensibilizzazione e successiva attivazione delle cellule T citotossiche) e l'ipersensibilità ritardata (attivazione dei macrofagi da parte delle cellule T helper). La reazione si sviluppa in genere 24-72 ore dopo l'esposizione all'antigene. Esempi includono la dermatite da contatto (come l'allergia all'edera velenosa) e il test alla tubercolina (test di Mantoux).
La gestione dell'ipersensibilità varia a seconda del tipo e della gravità della reazione. Può includere l'evitamento dell'allergene, farmaci come antistaminici e corticosteroidi, e, in caso di anafilassi, l'uso di epinefrina (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Epinefrina). L'immunoterapia, anche nota come "vaccino per le allergie," può essere utilizzata per desensibilizzare gradualmente un individuo a un allergene specifico. La diagnosi di solito coinvolge test cutanei, test ematici (misurazione degli anticorpi IgE specifici) o test di provocazione.