Michael Faraday (22 settembre 1791 – 25 agosto 1867) è stato uno scienziato inglese che ha contribuito in modo significativo ai campi dell'elettromagnetismo e dell'elettrochimica. Nonostante la sua limitata educazione formale, le sue scoperte scientifiche hanno gettato le basi per la tecnologia elettrica moderna.
Tra i suoi contributi più significativi, ricordiamo:
Induzione Elettromagnetica: Faraday scoprì che un campo magnetico variabile può indurre una corrente elettrica in un circuito. Questa scoperta fondamentale è il principio alla base dei generatori elettrici e dei trasformatori. Le sue ricerche lo portarono alla formulazione delle leggi dell'induzione elettromagnetica.
Leggi dell'Elettrolisi: Faraday studiò l'elettrolisi, il processo di utilizzo dell'elettricità per guidare reazioni chimiche. Formulò due leggi fondamentali che descrivono la relazione tra la quantità di sostanza prodotta o consumata in un'elettrolisi e la quantità di carica elettrica che passa attraverso la cella elettrolitica.
Diamagnetismo, Paramagnetismo e Ferromagnetismo: Faraday classificò le sostanze in base al loro comportamento in un campo magnetico, distinguendo tra materiali diamagnetici (respinti dai campi magnetici), paramagnetici (attratti debolmente dai campi magnetici) e ferromagnetici (fortemente attratti dai campi magnetici e in grado di mantenere la magnetizzazione).
La Gabbia di Faraday: Faraday dimostrò che una gabbia conduttrice può schermare l'interno da campi elettrici esterni. Questo principio è alla base della "gabbia di Faraday", utilizzata per proteggere apparecchiature elettroniche sensibili da interferenze elettromagnetiche.
Il lavoro di Faraday è stato caratterizzato da un approccio sperimentale rigoroso e da un'intuizione profonda dei fenomeni fisici. Il suo impatto sulla scienza e sulla tecnologia è incommensurabile, e le sue scoperte continuano a plasmare il nostro mondo.