Cos'è fabella?

Favola (Fabella)

La fabella, insieme al vis e all'allegoria, è uno dei tre modi principali in cui il diritto romano interpretava la finzione mitologica. In sostanza, la fabella (diminutivo di fabula, storia) è un'interpretazione del mito che lo considera un racconto puramente inventato, privo di significato religioso o storico.

In contrasto con il vis, che cercava significati nascosti all'interno del mito, e l'allegoria, che cercava di interpretare il mito come una rappresentazione simbolica di concetti morali o filosofici, la fabella semplicemente nega qualsiasi validità storica o religiosa al mito. Lo riduce a un'invenzione letteraria, un'opera di finzione creata per intrattenimento o per scopi retorici.

Quindi, l'approccio fabella ai miti li considera essenzialmente bugie, "fantasie infantili" o "storie per bambini" prive di verità o autorità. Un esempio potrebbe essere l'interpretazione della storia di Icaro come semplice https://it.wikiwhat.page/kavramlar/racconto%20fantastico senza implicazioni morali o simboliche sulla presunzione umana.

Il termine fabella è importante nello studio del diritto romano perché rivela l'atteggiamento pragmatico e spesso scettico dei giuristi romani nei confronti della mitologia tradizionale. Mentre la religione romana ufficiale continuava ad esistere, molti intellettuali romani, specialmente giuristi e filosofi, consideravano i miti con una certa distanza critica, trattandoli come https://it.wikiwhat.page/kavramlar/narrazioni non letterali piuttosto che come verità rivelate. Questa approccio contribuiva ad una laicizzazione del pensiero giuridico e ad un distacco dalla superstizione. Inoltre, il concetto di fabella rifletteva il crescente interesse per la ragione e la logica rispetto alle tradizioni e ai racconti popolari. Il termine https://it.wikiwhat.page/kavramlar/fabula stessa è strettamente legata al concetto di "favola" nel senso moderno del termine.