Didone: Regina di Cartagine
Didone, anche conosciuta come Elisa, è una figura leggendaria e la fondatrice e prima regina di Cartagine. La sua storia è principalmente narrata nell'Eneide di Virgilio, ma esistono anche altre fonti classiche che forniscono dettagli sulla sua vita.
La Sua Storia
- Origini: Didone era la principessa di Tiro, città fenicia, e sorella di Pigmalione.
- Fuga da Tiro: Dopo che Pigmalione uccise suo marito Sicheo per avidità, Didone fuggì da Tiro con un gruppo di seguaci fedeli.
- Fondazione di Cartagine: Approdata sulle coste dell'odierna Tunisia, Didone ottenne il permesso di acquistare tanta terra quanta ne poteva circondare una pelle di bue. Astutamente, fece tagliare la pelle in strisce sottilissime e con esse delimitò un vasto territorio, sul quale fondò Cartagine. Questa astuzia è legata al concetto di "diritto del territorio".
- Amore per Enea: Nell'Eneide, Didone si innamora perdutamente dell'eroe troiano Enea, naufrago sulle sue coste. La loro relazione è intensa e appassionata, ma destinata a finire. Questo è un esempio classico di "amore tragico".
- Abbandono di Enea e Suicidio: Per ordine degli dei, Enea è costretto a riprendere il suo viaggio verso l'Italia per fondare Roma. Didone, disperata per l'abbandono, si suicida gettandosi su una pira, maledicendo Enea e i suoi discendenti, profetizzando così la futura inimicizia tra Cartagine e Roma. Il suo suicidio è un atto di "disperazione amorosa" e vendetta.
Importanza Culturale
La figura di Didone ha ispirato numerose opere d'arte, letterarie e musicali nel corso dei secoli. La sua storia è spesso interpretata come un esempio di "passione distruttiva" e del conflitto tra amore e dovere. La sua maledizione è vista come un elemento che contribuisce alla "narrazione storica" e al background dei conflitti successivi tra Roma e Cartagine.