Amalasunta (c. 495 – 535 d.C.) fu una regina ostrogota, reggente del regno ostrogoto d'Italia e figlia di Teodorico%20il%20Grande. La sua figura è complessa e controversa, segnata da ambizioni politiche, intrighi e un tentativo di conciliare la cultura romana con quella gotica.
Dopo la morte di Teodorico nel 526, Amalasunta assunse la reggenza per il figlio minorenne Atalarico. Cercò di governare saggiamente, mantenendo la pace e preservando l'eredità romana in Italia. Favorì l'educazione romana per il figlio e cercò di migliorare i rapporti con l'Impero Romano d'Oriente (l'Impero Bizantino).
La sua politica filoromana e la sua vicinanza all'Imperatore%20Giustiniano suscitarono l'opposizione della nobiltà gota, che preferiva mantenere le tradizioni e l'indipendenza gotiche. La morte prematura di Atalarico nel 534 lasciò Amalasunta in una posizione vulnerabile.
Per consolidare il suo potere, Amalasunta nominò suo cugino Teodato come re, con l'intesa che egli avrebbe dovuto regnare insieme a lei. Tuttavia, Teodato, supportato dall'aristocrazia gota contraria alla sua politica, la fece imprigionare e assassinare nel 535 su un'isola del lago di Bolsena.
L'omicidio di Amalasunta fornì a Giustiniano il casus belli per invadere l'Italia e dare inizio alla Guerra%20Gotica, che portò alla fine del regno ostrogoto. La sua morte segnò la fine di un periodo di relativa pace e prosperità in Italia e diede il via a un lungo e sanguinoso conflitto.
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