Un legame covalente polare si forma quando gli atomi che condividono elettroni hanno una differenza di elettronegatività significativa. L'elettronegatività è una misura di quanto fortemente un atomo attira gli elettroni in un legame chimico.
A differenza dei legami covalenti non polari, in cui gli elettroni sono condivisi equamente tra i due atomi (elettronegatività simile o uguale), in un legame polare, l'atomo più elettronegativo attrae gli elettroni con più forza. Questo porta a:
Distribuzione ineguale della densità elettronica: L'atomo più elettronegativo acquisisce una parziale carica negativa (δ-), mentre l'atomo meno elettronegativo acquisisce una parziale carica positiva (δ+).
Formazione di un dipolo: Un dipolo è una separazione di carica elettrica. La molecola con un legame covalente polare diventa un dipolo, avendo un'estremità parzialmente positiva e un'estremità parzialmente negativa. Questo momento dipolare può essere misurato.
Esempi:
Molecola d'acqua (H₂O): L'ossigeno è più elettronegativo dell'idrogeno. Quindi, l'ossigeno attrae gli elettroni di legame più fortemente, diventando parzialmente negativo e lasciando gli idrogeni parzialmente positivi.
Cloruro di idrogeno (HCl): Il cloro è più elettronegativo dell'idrogeno. Di conseguenza, il cloro è parzialmente negativo e l'idrogeno è parzialmente positivo.
Conseguenze della polarità dei legami:
La polarità dei legami influisce significativamente sulle proprietà fisiche e chimiche delle molecole. Ad esempio:
Punto di ebollizione e fusione: Le molecole polari tendono ad avere punti di ebollizione e fusione più elevati rispetto alle molecole non polari di massa molecolare simile a causa delle forze intermolecolari dipolo-dipolo che si formano tra le molecole polari.
Solubilità: Le sostanze polari tendono a sciogliersi in solventi polari ("il simile scioglie il simile"), mentre le sostanze non polari si sciolgono in solventi non polari. L'acqua, un solvente polare, scioglie bene le sostanze ioniche e polari, ma male le sostanze non polari come gli oli.
La determinazione della polarità di una molecola complessiva non dipende solo dalla polarità dei singoli legami ma anche dalla geometria molecolare. Ad esempio, anche se il diossido di carbonio (CO₂) ha legami polari, la molecola è lineare e i dipoli di legame si annullano a vicenda, rendendola una molecola non polare.
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