La Torre di Babele è un racconto presente nel libro della Genesi (Genesi 11:1-9) della Bibbia ebraica. Narra di un'umanità unita, parlante un'unica lingua, che decide di costruire una torre immensamente alta per raggiungere il cielo, una sorta di sfida a Dio.
La Storia:
Dopo il diluvio universale, l'umanità si stabilì nella terra di Shinar (Mesopotamia). Invece di disperdersi e popolare la terra come Dio aveva comandato, decisero di costruire una città e una torre "la cui cima tocchi il cielo" per farsi un nome ed evitare di essere dispersi sulla faccia della terra.
L'Intervento Divino:
Dio, vedendo la loro ambizione e la loro unità, teme che nulla sarebbe stato impossibile per loro. Così, interviene confondendo la loro lingua, rendendo impossibile la comunicazione tra loro. Di conseguenza, il progetto della torre fu abbandonato e le persone si dispersero su tutta la terra.
Significato Allegorico:
La storia della Torre di Babele è ricca di significati allegorici:
Localizzazione:
Sebbene la Bibbia non specifichi la posizione esatta, la Mesopotamia, in particolare la regione di Babilonia, è tradizionalmente considerata il luogo della costruzione. Alcuni studiosi suggeriscono che la torre possa essere stata ispirata da ziggurat mesopotamiche realmente esistenti.