Giuseppe Graviano
Giuseppe Graviano, nato a Palermo il 30 settembre 1953, è un mafioso italiano, figura di spicco di Cosa Nostra e capo del mandamento di Brancaccio. È considerato uno dei responsabili di numerose stragi compiute dalla mafia negli anni '90.
Attività criminali e ruolo in Cosa Nostra:
- Era a capo della famiglia di Brancaccio, uno dei mandamenti più importanti di Palermo.
- Coinvolto nel traffico di stupefacenti, estorsioni e omicidi.
- Fu uno dei principali artefici della strategia stragista di Cosa Nostra.
Coinvolgimento nelle stragi:
- Condannato per le stragi del 1992, che costarono la vita a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e agli uomini delle loro scorte.
- Condannato anche per le stragi del 1993 a Roma, Firenze e Milano.
Arresto e Condanne:
- Arrestato il 27 gennaio 1993 a Milano insieme al fratello Filippo.
- Condannato all'ergastolo per numerosi reati, tra cui associazione mafiosa, omicidio e strage.
Dichiarazioni e Processi:
- Durante i processi, Graviano ha mantenuto un atteggiamento di sfida e non ha mai collaborato con la giustizia.
- Le sue dichiarazioni sono state spesso oggetto di controversie e interpretazioni. In particolare, le sue affermazioni riguardo presunti accordi tra mafia e politica hanno suscitato grande clamore.
Fratelli Graviano:
Giuseppe Graviano ha operato in stretta collaborazione con i suoi fratelli, in particolare Filippo Graviano e Benedetto Graviano, anch'essi figure di spicco di Cosa Nostra.
In sintesi, Giuseppe Graviano è una figura centrale nella storia della mafia siciliana, responsabile di crimini efferati e stragi che hanno segnato la storia italiana.