Cos'è 41 bis?

41 bis: Regime Carcerario Speciale

Il 41 bis è un articolo dell'ordinamento penitenziario italiano (legge 354/1975, modificata dalla legge 63/2001) che introduce un regime carcerario speciale, particolarmente restrittivo, applicabile a detenuti per reati di particolare gravità, in particolare quelli legati alla criminalità organizzata e al terrorismo.

L'obiettivo principale del 41 bis è interrompere i collegamenti tra il detenuto e l'organizzazione criminale di appartenenza, impedendo che continui a impartire ordini o a ricevere informazioni dall'esterno. Si tratta di una misura di estrema ratio, applicabile solo in presenza di comprovate esigenze di sicurezza e per un periodo limitato (prorogabile).

Caratteristiche principali del regime 41 bis:

• Isolamento: Limitazione dei contatti con altri detenuti.
• Controllo della corrispondenza: La corrispondenza (lettere, pacchi) è sottoposta a rigorosi controlli e, in alcuni casi, può essere limitata o vietata.
• Limitazione dei colloqui: I colloqui con i familiari sono limitati in numero e durata, e si svolgono in locali attrezzati con vetri divisori e sistemi di registrazione audio-video.
• Sorveglianza: Sorveglianza continua da parte del personale di polizia penitenziaria.
• Limitazione delle attività: Limitazione delle attività ricreative, sportive e culturali.
• Divieto di oggetti personali: Limitazione del possesso di oggetti personali.

Applicazione e proroga:

Il regime 41 bis è disposto con decreto motivato del Ministro della Giustizia, su richiesta del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo o del Procuratore distrettuale competente. Il decreto ha una durata di quattro anni (due per reati non legati alla mafia), prorogabile per periodi successivi di due anni, qualora persistano le ragioni che ne hanno determinato l'adozione.

Criticità e dibattito:

L'applicazione del 41 bis è spesso oggetto di dibattito, sollevando questioni relative al rispetto dei diritti umani e alla funzione rieducativa della pena. Critici sottolineano che il regime può portare a un deterioramento delle condizioni psicofisiche del detenuto e ostacolare il suo reinserimento sociale. Sostenitori evidenziano invece la sua importanza per contrastare efficacemente la criminalità organizzata e proteggere la società. La Corte Costituzionale si è più volte pronunciata sulla legittimità costituzionale del 41 bis, ribadendone la necessità ma anche la necessità di applicarlo con rigore e nel rispetto dei diritti fondamentali.